Kublai ci parla del video del brano “Le soglie del dolore”

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“La piena realizzazione di un intento comporta, al fondo, la sua perdita. Questo è il non detto che riecheggia in tutte le stanze di Kublai, un album diviso in tre respiri o movimenti, e composto di arie, più che di brani in senso stretto”

Dopo l’anteprima di ieri sul sito di Rockerilla, esce oggi mercoledì 31 marzo 2021 il nuovo video di Kublai (il progetto solista di Teo Manzo) per il brano Le soglie del dolore. Si tratta del nuovo estratto dall’omonimo album di debutto Kublai pubblicato questo dicembre. Per la regia di Giacomo Coerezza, più che un videoclip Le soglie del dolore si presenta come un vero e proprio cortometraggio che cerca di raccontare quei legami che paiono incondizionati, nonostante tutto.

Kublai ci ha gentilmente concesso un’intervista.

Il brano “Le soglie del dolore” ha anche un video, come si caratterizza?

L’idea del video è un merito che non mi appartiene, è stata scritta e realizzata da Giacomo Coerezza, il regista. Il risultato è piuttosto “cinematografico”, di fatto si tratta di un cortometraggio che segue una sua vicenda indipendente dalla canzone, eppure audio e video camminano insieme… un po’ come i due personaggi in scena.

Com’è stato accolto il brano?

Il pezzo non è esattamente la quintessenza della leggerezza, ma so per certo che chi si lascia trasportare lo apprezza molto.

Cosa vuoi trasmettere con questo lavoro?

Dico sempre che non ho intenzione di trasmettere qualcosa che sia spiegabile a parole. Quindi come potrei spiegartelo?

Come nasce il tuo progetto musicale?

Kublai è nato qualche anno fa e all’inizio era solo un disco, una somma di canzoni. Solo successivamente ho deciso di farne un progetto nuovo e di chiamarlo con questo stesso nome.