La vita è musica, il nuovo cd di Marzio Italo: l’intervista

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la vita è musica

L’intento di Marzio Italo è quello, non solo di far conoscere la sua musica, con la sua voce, ma di dare vita ad un laboratorio

Marzio (Italo) Bonferroni è noto come docente, scrittore e consulente nel mondo della comunicazione d’impresa. Oggi, in età “matura”, oltre al suo lavoro tradizionale, ha voluto ridare vita alla sua passione di gioventù, quella della musica, che qualche tempo si era affiancata alla carriera nel mondo culturale e scientifico. Ha ripreso e scelto, quindi, 13 tra i brani che lui stesso ha scritto, per pubblicare un CD, dal titolo “La vita è musica”, che è stato anticipato il 28 giugno dal brano “Complicità” Il CD verrà distribuito in copia fisica da I.R.D. International Record Distribution Spa, sarà inoltre disponibile sul sito http://www.ultrasoundrecords.eu e su tutte le piattaforme digitali dal giorno 3 settembre. Ogni brano è collegato ad un videoDisegno realizzato dalla nota disegnatrice Tullia Masinari. I video saranno disponibili sul canale YouTube:https://www.youtube.com/user/ultrasoundlabel

Marzio (Italo) Bonferroni ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“La vita è musica” è il tuo nuovo cd, di che cosa si tratta?

Sono 13 pezzi, con l’intenzione di valorizzare i testi e i contenuti delle canzoni, oggi spesso dimenticati e non considerati il messaggio “centrale” che resta nella memoria, soprattutto se nasce anche come metafora da situazioni e fatti di vita. L’idea è di contribuire al recupero del valore poetico, moderno e orientato all’amore, all’amicizia, alla felicità di vivere. Ovviamente l’arrangiamento deve poter offrire comunicativa ad ogni pezzo, per generare attraverso l’emotività, anche riflessioni positive e gioiose. Quindi un recupero dei contenuti dai quali possono nascere le melodie, come è nella tradizione italiana che non dobbiamo dimenticare. Basta pensare ai libretti dei poeti Illica e Giacosa, base delle meravigliose creazioni di Verdi, Puccini, ecc. Con il CD nasce l’idea di generare con l’editore COBERT l’area “cantapoeti” attraverso il laboratorio che chiamiamo – evoluzione musica – per raccogliere cantanti e compositori che si riconoscano in questo tentativo.

Che cosa vuoi trasmettere con questo lavoro?

L’obiettivo principale è di promuovere in questa linea “cantapoeti” testi e composizioni di artisti giovani e “sempregiovani” che con l’editore verranno valutati e raccolti. L’intenzione, se verrà raggiunto un buon numero. è di creare un progetto di promozione per valorizzare e far conoscere i nuovi “cantapoeti”, evoluzione naturale dei tradizionali cantautori. L’editore COBERT, nella persona di Stefano Bertolotti, è facilmente raggiungibile per informazioni in stefano.bertolotti@ultrasoundrecords.eu Personalmente spero di aver dato un modesto esempio con il CD, di cosa si può intendere per recupero dei contenuti e dei testi. La parola dovrebbe essere sempre alla base dei rapporti umani. I 13 pezzi del CD e i circa 150 completi di testo e melodia che ho creato nel tempo, sono a disposizione degli artisti per il loro personale repertorio. Il “magazzino” potrà arricchirsi e svilupparsi con il contributo di chi vorrà partecipare.

Che tipo di accoglienza ti aspetti?

L’accoglienza che mi aspetto è soprattutto per capire se il progetto “cantapoeti” con il suo obiettivo di valorizzazione delle parole, testi e contenuti poetici, generati da situazioni reali, potrà avere una buona adesione da parte di artisti giovani e “sempregiovani”. La mia partecipazione personale è soprattutto per tentare di generare un progetto che abbia un senso sia nella raccolta di artisti e composizioni, sia nella loro promozione e diffusione.

Come ti sei avvicinato al mondo della musica?

Avevo poco più di 16 anni quando decisi di comprare una chitarra su consiglio ed esempio di un caro amico. Dopo qualche mese di lezioni di musica, armonia e accompagnamento, con lui iniziammo a imitare famosi artisti come i – Fraternity Brothers – suonando e cantando per gli amici la famosa – Bye Bye Love – alla quale seguirono nel tempo i successi dell’epoca come – Diana – di Paul Anka, – O Carol – di Neil Sedaka, e molte altre. Nel periodo degli studi con amici musicisti mettemmo in piedi un gruppo che, essendo a Firenze, non potevamo chiamare che…gli Etruschi. Di giorno studiavo e di sera e soprattutto al Sabato e alla Domenica, ci esercitavamo in prove per creare un buon repertorio di successi con anche qualche mia composizione. Ci sentì un agente musicale che per vari anni ci procurò contratti per i weekend e per il periodo estivo, in ottimi locali soprattutto in Toscana e in Versilia, dove alla sera dopo mezzanotte andavamo a predere pizze e birre con Peppino di Capri, Bruno Martino, Fred Buongusto, Ed ardo Vianello, Franco Califano ed altri. Vianello prese una mia canzone che Mogol mi fece incidere con il nostro gruppo. Era – Avere, non avere – che nel CD La Vita è Musica è stata rielaborata con il titolo – Se avere è non avere. Qando mi laureai in economia a Firenze, il gruppo si era sciolto e con altri musicisti in un bel locale di Milano passai un paio di mesi alternandomi con Giorgio Gaber, personaggio straordinario per la sua comunicativa dovuta anche ai testi e ai contenuti sempre orientati a valori umani e sociali.

Dopo quel periodo, decisi di non affrontare la professione del cantautore, come mi veniva consigliato, ma di entrare nel mondo della comunicazione d’impresa, lavorando negli anni per grandi imprese anche internazionali sempre con l’idea di contribuire a sviluppare soprattutto i contenuti, l’informazione utile, il dialogo con il pubblico. In wikipedia c’è una mia biografia inserendo Marzio Bonferroni. Ma come Marzio Italo non ho mai abbandonato la passione per i testi e le melodie, fino d arrivare al CD attuale passando da un precedente CD. Inserendo in youtube – marzio italo la vita è musica – si possono ascoltare tutti i pezzi, e inserendo – marzio italo alchimia – i pezzi del CD precedente. I due CD sono stati in progressione una grande esperienza per arrivare al progetto “cantapoeti” che speriamo possa incontrare adesione e sostegno. Chiudo augurando a tutti di amare sempre molto la musica, con particolare attenzione ai testi, perchè la musica rende felici e ci fa considerare la vita in una prospettiva creativa e artistica, utile per generare progetti concreti e orientati alle relazioni umane e soprattutto all’amore, unico vero motore di felicità. Perchè… la vita è musica!