“Laini Tani”, il secondo album di Nadah El Shazly dal 6 giugno

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nadal el shazly

Produttrice, cantante, compositrice ed attrice di origine egiziana e residente a Montreal, Nadah El Shazly è pronta a presentare il secondo atteso album, ‘Laini Tani’, in arrivo il 6 giugno. Nota per la sua fusione di sonorità sperimentali con le influenze arabe tradizionali e stili improvvisati, Nadah ha ottenuto riconoscimenti internazionali per la sua arte che sfida i generi, tra arrangiamenti d’avanguardia ed una voce ipnotica.

‘Laini Tani’ trasmette un’inebriante ed esaltante ondata di eccessi, evocando una foschia afosa di notti miti che si protraggono senza sforzo sino all’alba, mentre i club continuano imperturbabili. Ogni traccia cattura momenti fugaci ma vividi di introspezionie, sfida, euforia sfrenata, tra intricati giochi di parole, metafore stratificate, simboli personali.

Nadah El Shazly crea un arazzo uditivo e lirico vibrante di significato, dove ogni nota e frase allude ad una narrazione più intima. L’album è un susseguirsi di contrasti – tra indulgenza, contemplazione, spontaneità ed osservazione – che invita l’ascoltatore a perdersi nei suoi ritmi incantevoli, decifrando le verità più profonde intessute nella sua trama.

Il paesaggio sonoro di ‘Laini Tani’ è un ricco equilibrio che forza un’interazione dinamica tra improvvisazione classica egiziana, manipolazione vocale e ritmi elettronici. Nel disco Nadah collabora alla produzione con 3Phaz, mentre Sarah Pagé segue l’arpa e l’elettronica. L’album cattura il caos e la bellezza della vita umana, ma anche le battaglie e i trionfi privati che, nel complesso, definiscono l’esperienza umana. I brani creano un ritratto avvincente di un’artista che non ha paura di accettare la vulnerabilità e di onorare il potere della musica come balsamo per l’anima, oltre ad essere immersa in una comunità creativa che incoraggia questo.

Nata e cresciuta a El Cairo, El Shazly ha iniziato il suo percorso musicale come membro dei Sick Gdrch, una cover band dei Misfits, prima di avventurarsi nella produzione e nella composizione elettronica. Il suo album di debutto, ‘Ahwar’ (2017), ha ricevuto elogi a livello mondiale per la sua fusione di tradizione ed innovazione, consacrando Nadah come figura di spicco nel panorama della musica contemporanea, apparendo nella copertina di The Wire nel 2018 in un numero che annunciava ‘La Nuova Ondata del Cairo’.

Le performance live di El Shazly sono coinvolgenti, combinando la sua voce con un’intricata manipolazione del suono e collaborazioni dinamiche con altri musicisti. Negli anni ha collaborato con una serie di innovatori tra cui Sam Shalabi, Elvin Brandhi, Maurice Louca ed altri ancora. Ha calcato i palchi di prestigiosi festival e location in tutto il mondo, tra cui Roskilde, Copenhagen Jazz Festival, Le Guess Who?, Rewire etc. Oltre al suo Lavoro da solista, Nadah contribuisce attivamente alla scena musicale indipendente del Cairo, supportando artisti emergent ed impegnandosi in progetti interdisciplinari.

Nadah è nota anche per il suo Lavoro nelle colonne sonore. Nel 2022 ha composto le musiche per il film ‘Les Damnés ne Pleurent Pas’, vincendo il premio per la Miglior Musica Originale al Bordeaux International Film Festival e al Dublin International Film Festival. Nell’ultimo anno ha scritto le musiche per ‘Last Party in R. Desert!’ di Mahmoud Sabbagh e ‘To A Land Unknow’ di Mahdi Fleifel.

Nel 2024 ha pubblicato l’album noise sperimentale ‘Pollution Opera’.

In ‘Laini Tani’ la voce immensa ed accattivante di El Shazly si intreccia con un lavoro di sintetizzatori elaborati, con una base ritmica propulsiva e con le percussioni sferraglianti di Patrick Graham, dove strati di bassi cinetici ed elettronica rovente si intrecciano come vincoli labirintici di una città. L’arpa di Sarah Pagé aggiunge un tocco materico ed organico, surreale ed ultraterreno.

Con ‘Laini Tani’ Nadah El Shazly invita gli ascoltatori in un ambiente profondamente personale ed elaborato, un indicatorre sia della sua evoluzione artistica che una celebrazione della sua città natale e dei suoi legami umani. La perfetta fusione di audacia sperimentale e profondità tradizionale dell’album offre uno sguardo raro su un mondo in cui le barriere si dissolvono. Mentre continua a spingersi oltre i confini della musica contemporanea, El Shazly afferma il suo ruolo di voce vitale nel dibattito musicale globale, consolidando la sua audace creatività.