Mika, in radio il nuovo singolo “Dear Jealousy”

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MILANO – Dal 31 gennaio è in radio il singolo “Dear Jealousy”, tratto dall’ultimo album “My Name Is Michael Holbrook”. Il brano è accompagnato da un videoclip ufficiale, ma anche da una performance live girata durante l’esibizione di Mika al Brooklyn Steel di New York. Il concerto americano, dall’atmosfera intima e magica, è diventato anche un album dal vivo, “Mika Live from Brooklyn Steel”, disponibile sempre dal 31 gennaio esclusivamente su tutte le piattaforme digitali.

E da oggi, 1° febbraio, inizia la seconda parte del “Revelation tour” di Mika prodotta in Italia dalla Barley Arts. Dopo il successo di pubblico e di critica della prima tranche. Ecco le città che attendono di vedere l’artista in versione live: PADOVA (sabato 1, Kioene Arena), dove sono rimasti ancora pochi biglietti in vendita; BOLZANO (domenica 2, PalaOnda); NAPOLI (mercoledì 5, Teatro PalaPartenope); BARI (venerdi 7, Palaflorio); REGGIO CALABRIA (sabato 8, Palacalafiore).

Il “Revelation tour” segna il suo ritorno sul palco dopo 3 anni, nonostante abbia cantato molte volte in Italia. E dopo aver attraversato tutta l’Europa, Mika tornerà in Australia, poi in Corea, Giappone, Cina e di nuovo negli Stati Uniti per un tour che prende il via l’11 aprile dal Coachella per attraversare tutto il continente americano fino al Lollapalooza in Argentina.

Il live di Mika è un vero e proprio one-man-show multicolor, due ore di spettacolo innovativo e magico al tempo stesso, L’impianto è maestoso: conta sei camion di allestimento, uno staff di circa 40 persone, un’imponente giochi di luci per amplificare l’effetto “show” e renderlo adatto ad un’ambientazione nei palazzetti. Sul palco con l’artista c’è una super band di 4 grandi musicisti Timothy Van Der Kuil (chitarra); Max Taylor (basso); Wouter Van Tornnhout (batteria); Mitchell Yoshida (pianoforte).

Il tour di Mika è stato caratterizzato inoltre dall’introduzione del biglietto nominale, uno strumento per combattere il secondary ticketing, fenomeno che la Barley Arts contrasta fortemente. All’ingresso dei palasport nessuna fila, segno che il biglietto nominale, quando si vuole, non provoca intoppi.