Nasce ‘Fare Salute’, l’Academy della professione medica specialistica

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Medico dottore visiteROMA – Distribuire sapere e migliorare la qualità della formazione medico specialistica. È questo l’obiettivo di ‘Fare Salute’, progetto frutto dell’accordo Sumai-Università Cattolica presentato in occasione del Congresso nazionale del Sumai Assoprof, dal titolo ‘Pnrr, Missione 6, specialista dove sei?’, a Roma. Nata attraverso l’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems), ‘Fare Salute’ ha come scopo principale avviare una collaborazione istituzionale finalizzata a realizzare una ‘Academy della professione medica specialistica’. Un’accademia che, per il direttore di Altems, Americo Cicchetti, serva a fare “strategia, formazione, competenze, scambio e rete e di esperienze.

Un’accademia – afferma Cicchetti – per fare sanità andando a sviluppare i comportamenti che servono per distribuire sapere e migliorare continuamente la qualità. E’ la prima volta che l’università Cattolica fa un accordo di questo genere. È una cosa di cui abbiamo discusso al nostro interno perché si tratta di un impegno vero che anche noi, come università, ci stiamo prendendo, un impegno di collaborazione importante con un’organizzazione altrettanto importante come il Sumai. Quando abbiamo cominciato a ragionare di questa opportunità abbiamo identificato alcuni obiettivi e li abbiamo condivisi con i nostri vertici. Ora, sia noi che il Sumai, ci stiamo impegnando in un percorso importante e in un investimento, perché abbiamo visto una possibilità di fare sinergia”.

Dal canto suo Antonio Magi, segretario generale Sumai Assoprof, ribadisce l’importanza di “promuovere l’attività di formazione continua dei medici appartenenti al Sumai Assoprof negli ambiti della sanità pubblica, del management, dell’economia e della politica sanitaria. Svilupperemo un programma di attività di ricerca, studio, approfondimento e l’avvio di attività di comunicazione, eventi ed iniziative editoriali, anche grazie alle nuove tecnologie digitali, a supporto della valorizzazione dei risultati degli studi e che possano innalzare il livello di awarness degli interlocutori istituzionali e del grande pubblico verso il sindacato stesso e Altems”, conclude.