Oggi question time con i ministri Salvini, Fraccaro, Trenta, Tria e Moavero Milanesi

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Matteo Salvini #chiudiamoiportiROMA – Si svolgerà oggi, mercoledì 21 novembre, alle 15 il question time trasmesso dalla Rai in diretta televisiva dall’Aula di Montecitorio, a cura di Rai Parlamento.

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, risponderà a interrogazioni  sulle iniziative per l’organizzazione e il potenziamento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Molinari – Lega); sulle iniziative inerenti al prossimo “decreto flussi” in relazione alla carenza di personale per l’assistenza familiare (Noja – PD).

Il ministro per i Rapporti col Parlamento, Riccardo Fraccaro, risponderà a una interrogazione sulle iniziative relative al “Piano strategico nazionale della violenza maschile contro le donne 2017-2020”, alla luce delle considerazioni in merito svolte dal Grevio (Gruppo esperte sulla violenza del Consiglio d’Europa) e da altre associazioni (Spadoni – M5S).

La ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, risponderà a una interrogazione in merito al blocco degli investimenti per il programma di ammodernamento militare per l’acquisto dei missili Camm Er e, più in generale, ai finanziamenti previsti per il comparto della difesa (Tripodi – FI).

Il ministro dell’Economia e Finanze, Giovanni Tria, risponderà ad una interrogazione sull’attribuzione delle cosiddette quote inespresse dell’otto per mille, anche in relazione alla questione del versamento dell’Ici da parte della Chiesa cattolica, alla luce di una recente sentenza della Corte di giustizia dell’UE (Magi – Misto – +Europa – CD).

Il ministro degli Affari esteri e cooperazione internazionale, Enzo Moavero Milanesi, risponderà a interrogazioni sulle iniziative diplomatiche a tutela dei diritti umani dei migranti attualmente a bordo della nave Nivin, ormeggiata nel porto libico di Misurata, in particolare tramite la destinazione in un porto sicuro europeo (Palazzotto e Fornaro – LeU); sulla sottoscrizione del cosiddetto Global compact, nell’ottica della salvaguardia di una politica nazionale sul tema dell’immigrazione (Lollobrigida – FdI).