I prestiti senza busta paga sono una categoria di finanziamento richiesta principalmente da tutti coloro che non hanno un lavoro a tempo indeterminato, o determinato, da dipendente pubblico o privato. Ma come ottenere un prestito se si è disoccupati, studenti, casalinghe?
Per avere maggiori informazioni su questa forma di prestito personale, in collaborazione con Danilo Arbinotti, editore in capo di Prestitisenzabusta.it, portale leader nell’informazione sui prestiti senza busta paga e garanzie, condividiamo con voi una guida completa ai piccoli finanziamenti senza garanzie o busta paga fissa.
I piccoli prestiti senza busta paga, come ben s’intende dal nome, sono dei finanziamenti erogati da un istituto di credito o da una banca a coloro che non hanno uno stipendio mensile da porre come garanzia.
Questi prestiti sono erogati dunque dalle finanziarie a soggetti che presentano in ogni caso garanzie come la percezione di redditi alternativi, o che abbiano un garante in possesso di un reddito dimostrabile proveniente da lavoro dipendente nel settore pubblico o privato, o da pensionato.
I prestiti in assenza di busta paga di solito danno accesso a cifre minori che raggiungono i 5 mila euro circa. Anche se per il 2020 ci sono alcune banche che offrono la possibilità di ottenere anche a somme più grandi, a seconda però delle garanzie che può fornire il richiedente in alternativa allo stipendio.
Ma andiamo ad approfondire meglio le garanzie richieste e le possibilità previste per le varie categorie di persone che non hanno un lavoro dipendente o reddito dimostrabile.
Come accennato per accedere a un prestito senza avere una busta paga è possibile a patto però che si abbiano delle garanzie alternative a quella che solitamente viene fornita dallo stipendio.
Ma quali sono le principali garanzie che possono avallare una richiesta di finanziamento? Tra le più utilizzate troviamo:
1. Fideiussione
Questa è una delle più utilizzate, in quanto prevede che ad assicurare il rientro del prestito richiesto ci sia una persona con alle spalle una buona solidità creditizia e soprattutto che percepisce uno stipendio fisso oppure la pensione. In questo caso, il richiedente deve firmare insieme al suo garante il contratto di prestito. Con la doppia firma la banca ha la possibilità di rifarsi sul fideiussore nel caso in cui il debitore non paghi una o più rate del prestito.
2. Ipoteca
Un’altra garanzia molto utilizzata per richiedere un prestito personale quando si è disoccupati o non si ha uno stipendio è mediante l’accensione di un’ipoteca su un immobile. In questo caso, la banca appone un’ipoteca su una proprietà (che può essere una casa, un locale commerciale, ecc…). Grazie all’istituzione di un’ipoteca parziale o totale (in base a quanto viene richiesto alla banca) è possibile ottenere il prestito e al contempo la finanziaria o l’istituto di credito, avrà una garanzia in caso di mancato pagamento.
3. Dichiarazione dei redditi
Alcune banche per prestiti d’importo non eccessivo accettano come garanzia anche la Dichiarazione dei Redditi, questa può essere utile ai lavoratori stagionali (ad esempio chi opera nel settore turistico con contratti di 6 mesi). Ed è anche una delle garanzie richieste ai lavoratori autonomi, ai liberi professionisti, imprenditori ecc…che essendo titolari di un’azienda non percepiscono uno stipendio ma che possono mediante l’Unico redditi dimostrare le loro entrate annuali.
4. Cambiale
Una garanzia poco accettata di recente è la cambiale. In questo caso è previsto che si possa ottenere un prestito mettendo a garanzia la firma di determinate cambiali alla banca, che hanno valore di titolo esecutivo, e che quindi possono essere usate in caso di mancato pagamento per pignorare i beni del richiedente. Purtroppo, dato che il processo per impugnare un titolo esecutivo è lungo e costoso, le banche tendono a non fornire un finanziamento con questa garanzia.
5. Il Pegno
Una forma di garanzia che non tutti conosco e che, soprattutto, non tutte le banche accettano è il pegno. In questo caso, la banca avvalla prestiti e finanziamenti a fronte del riscatto di oggetti di grande valore, principalmente: gioielli, ma anche yacht e barche. In questo caso, dunque, la banca entra in possesso del bene posto in pegno, e fornisce al cliente una somma che può essere pari o lievemente inferiore al valore. Se il cliente restituisce il prestito egli ritorna in possesso del bene impegnato, se invece non rispetta il contratto la banca può vendere il bene per rifarsi del mancato pagamento.
6. Rendite alternative
Infine, è possibile ottenere un finanziamento dimostrando alla banca di percepire un reddito alternativo. Tra quelli che figurano in questa categoria ci sono:
I prestiti senza busta paga per i giovani e gli studenti sono tra i più richiesti. In quanto, un ragazzo sotto i 30 anni potrebbe essere impegnato con la scuola o comunque non aver trovato ancora un lavoro stabile. Ma quali sono i finanziamenti destinati a questa categoria?
Per quanto riguarda gli studenti, questi possono accedere al cosiddetto “prestito d’onore” un finanziamento che permette di ottenere una piccola somma per pagare le tasse destinate all’università, oppure per corrispondere la cifra necessaria al conseguimento di un master o un corso di formazione post-universitario in Italia o all’estero.
Il prestito d’onore è una scommessa da parte della banca, che quindi dà una somma solo a studenti meritevoli che hanno dimostrato già con i loro risultati scolastici attitudine allo studio. Infine, il prestito studentesco dovrà essere rimborsato alla conclusione del percorso scolastico dopo aver trovato un impiego.
E per i giovani che non stanno studiando? Anche i giovani che non studiano possono accedere a due forme finanziamenti:
I disoccupati sono una delle categorie che presenta più difficoltà all’accesso ad un prestito. Esistono però delle forme di finanziamento che possono essere utilizzate dalle persone senza occupazione per accedere a un piccolo prestito.
Tra le principali ci sono:
1 – Carta di credito revolving
Alcuni enti finanziari e banche concedono carte di credito revolving anche a coloro che risultano disoccupati. In questo caso, basta dimostrare di avere un reddito mostrando la Dichiarazione dei redditi che fa riferimento all’anno precedente. Questa soluzione è indicata ai lavoratori atipici, agli stagionali e a chi non ha un lavoro fisso, ma comunque produce un reddito annuale dimostrabile. La carta di credito revolving permette d’ottenere un prestito sino a un massimo di 5 mila euro, da poter restituire in piccole rate mensili in un massimo di 24 o 36 mesi.
2 – Prestito con garante
Anche i disoccupati possono accedere a un prestito chiedendo aiuto a un garante che mediante fideiussione si pone come secondo firmatario del finanziamento, e che presenta alla banca delle garanzie (come uno stipendio mensile da lavoratore dipendente o una pensione) sulla quale l’istituto di credito potrà rifarsi in caso di mancato pagamento da parte del richiedente principale.
3 – Prestito d’onore per l’imprenditoria
I disoccupati sotto i 35 anni possono accedere a un prestito d’onore per l’impresa. Questo finanziamento viene concesso su base nazionale o regionale, a fronte di un progetto per l’apertura di un’attività commerciale o imprenditoriale convincente. In questo caso una parte del prestito è a fondo perduto, quindi non dev’essere restituita, mentre il resto del finanziamento dovrà essere restituito accedendo a un tasso d’interesse globale agevolato.
4 – Prestito ipotecario
Il prestito con ipoteca, come abbiamo visto sopra, permette la richiesta di finanziamento anche a chi non ha un’occupazione ma dimostra di avere intestata una proprietà immobiliare sulla quale la banca potrà accendere un’ipoteca totale o parziale, necessaria per rientrare nella somma prestata in caso di mancato pagamento del finanziamento.
Le casalinghe sono quelle donne che non hanno un reddito in quanto impegnate a prendersi cura della casa e dei figli.
Per le casalinghe che non hanno un reddito dimostrabile e desiderano un prestito, esistono alcune soluzioni, tra le principali ci sono:
Nel settore dei prestiti personali, purtroppo, si può rischiare ancora di incorrere in delle truffe.
Le principali sono quelle destinate a: rubare i dati di un richiedente il prestito, e quelle provenienti da banche o finanziarie che non rispettano il tasso d’interesse massimo applicabile, ossia applicando un tasso d’usura.
Nel primo caso, privati o banche (spesso inesistenti, con siti e riferimenti fittizi) propongono, proprio ai soggetti che hanno più difficoltà d’accesso al prestito, dei finanziamenti con tassi molto bassi, con un numero di documenti irrisorio, e chiedendo il pagamento anticipato delle spese per l’accesso al credito.
Queste truffe sono incentrate o nel rubare i dati personali degli utenti che rispondono all’annuncio in cerca di prestiti o finanziamenti, oppure a guadagnare grazie all’invio dei soldi per il pagamento di “fantomatiche” spese.
In entrambi i casi, le offerte avvengono su portali come i social network oppure con l’invio dell’e-mail. Per proteggersi da queste truffe basta sapere che:
Per quanto riguarda invece i tassi d’usura, in questo caso è necessario controllare, prima di accettare una qualunque proposta di prestito da parte di una banca o finanziaria: il tasso limite imposto, e verificare il regolamento della Banca d’Italia che vigila proprio per il contrasto a questo fenomeno. Il controllo del TEGM risulta da una rilevazione effettuata ogni 3 mesi da parte della Banca d’Italia per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Quali sono le migliori offerte di prestiti personali da parte di banche, finanziarie e istituti di credito in Italia?
Tra gli enti finanziari che offrono prestiti senza busta paga nel 2020 troviamo:
Per quanto riguarda i tassi d’interesse (TAN e il TAEG) illustriamo quelli offerti dalle alcune delle banche e finanziarie citate:
BANCA | IMPORTO MASSIMO | TAN | TAEG |
Compass | 14 mila euro | 9,9% | 11,02% |
Findomestic | 10 mila euro | 7,58% | 7,85% |
Unicredit | 5 mila euro | 6,90% | 8,23% |
Intesa San Paolo | 75 mila euro | 5,95% | 6,85% |
Conclusione
In conclusione, abbiamo visto quali sono le principali possibilità per ottenere un prestito senza busta paga da parte di chi non ha un lavoro dipendente come ad esempio: disoccupati, casalinghe, studenti, giovani ecc…
Durante la guida, sicuramente hai notato che non è possibile ottenere un prestito senza garanzie, ma abbiamo visto come invece oltre allo stipendio ci sono banche e finanziarie che accettano anche altre tipologie di reddito e di beni, validi comunque all’ottenimento di un piccolo finanziamento personale.
Infine, ti abbiamo illustrato come porre attenzione alle truffe e al tasso d’usura, ma anche quali sono alcune delle offerte più convenienti proposte dalle banche e finanziarie che operano in Italia e che danno la possibilità di chiedere un finanziamento anche in assenza di busta paga.
Ora che hai tutte le principali informazioni sul prestito in assenza di busta paga, se hai qualcos’altro da chiederci o se desideri ottenere maggiori chiarimenti sull’argomento, non devi far altro che chiedercelo lasciando un commento.
PR
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