Riccardo Selci, in radio il primo singolo “Giganti”

135

riccardo selci spiaggia

“Giganti sono gli amici storici dei miei genitori, di mio padre in particolare. Quand’ero piccolo mi sembravano tutti uomini eccezionali, poi crescendo ne ho scoperto i anche i limiti umani”

In radio il primo singolo “Giganti”, brano che apre l’EP “La mia origine”, disponibile in tutti gli store digitali dal 6 Maggio (Etichetta RESET Label). Il nuovo singolo di Riccardo Selci, bran anticipa l’Ep “La mia origine”, dal 6 Maggio negli store digitali (Etichetta RESET Label), progetto cantautorale che contiene le prime quattro canzoni scritte dal cantautore, in un percorso iniziato a fine 2019.

Riccardo Selci ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Giganti” è il tuo nuovo singolo, di che cosa si tratta?

Giganti è il singolo di un progetto musicale che ho voluto avviare nel 2021. Dopo la gioventù, l’intensità della mia vita lavorativa e familiare aveva ridotto la musica a un hobby, ma in seguito alla scomparsa di mio padre e dopo il primo lockdown, in me si è riacceso qualcosa che mi ha indotto a questo passo. Giganti, come le altre mie canzoni, è nata da sé, per un bisogno sincero di condividere quel ho dentro.

C’è anche un videoclip, come si caratterizza?

Con il regista Filippo Barbieri abbiamo sviluppato lo storyboard, poi abbiamo fatto la scelta azzardata di non coinvolgere degli attori ma di chiamare in scena i veri giganti. E’ stata un’esperienza emozionante, il risultato è su youtube, giudicatelo voi (e fatemi sapere cosa ne pensate!)

Il brano apre l’ep “La mia origine”, come si compone?

L’Ep contiene 4 pezzi. Ne ho scritti tanti altri ma volevo fare un test per capire se la mia musica piacesse, il formato Ep era il giusto compromesso. Sono pezzi che parlano della mia storia passata e presente, in cui sono cantati alcuni tra gli affetti più grandi della mia vita.

Come nasce la tua passione per la musica?

Mio padre e mia madre hanno sempre lavorato tanto, quindi non c’era spazio per altri interessi, però la musica era, nel suo piccolo spazio, vissuta con un coinvolgimento emotivo totale. Poi Battisti e Mogol hanno acceso la miccia…