“Ringrazia che sono una signora”, il nuovo singolo di Romina Falconi tra arte e marketing

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MILANO – Arriva in radio il singolo di Romina Falconi “Ringrazia che sono una signora”, con il relativo videoclip. “Tutti professano il perdono, ma non ci crede mai nessuno. Perdona tu un paio di palle”… e se poi la gente ne parla e lo mette alla gogna, tanto meglio… anzi: si ringrazia!!!

In occasione dell’uscita del singolo “Ringrazia che sono una signora”, nuovo estratto dall’album “Biondologia”, la cantautrice Romina Falconi ha presentato una nuova installazione a Milano, ormai suo marchio di fabbrica per accompagnare la pubblicazione dei suoi brani.

Dai finti cartelli stradali di pericolo “Attenzione Caduta Saponette” per il singolo “Cadono Saponette” alla sposa abbandonata piangente per “Le 5 Fasi del Dolore”, dal Centro d’Ascolto per Cuori Infranti che accompagnava “Buona Vita Arrivederci” arriviamo ora alla rabbia di “Ringrazia che sono una Signora”.

Così Romano Falchetti è diventato in poche ore virale in tutta la sua miserrima integrità morale ed affettiva; la Rete con i suoi utenti, le testate web e cartacee hanno diffuso ovunque la faccia del fedifrago. Ma era tutto finto, insomma un’abile mossa di marketing.

Ecco cosa dichiara Romina Falconi: “Mea Culpa, Vostro Onore, sono io che ho creato tutto ‘sto casino. La storia del traditore svergognato sul treno, il poster in metro e la macchina imbrattata con la scritta “Ringrazia che sono una Signora”. Vostro onore, il fatto è che tira più un pelo di vendetta che un carro d’amore. E a mostrarci veri e vulnerabili c’è da farsi male. Il fatto, Vostro Onore, è che se dobbiamo sembrare tutti vincenti, buoni, intoccabili, ci perdiamo la parte più vera di noi, quella che mi piace di più. Capirà che una come me allora perde in partenza. E se sono strana nei modi e nei testi, allora sarò strana in tutto, perché in un mondo di finti supereroi io non voglio proprio stare. E anche senza super poteri e con pochi mezzi si può e si deve arrivare ovunque”.