“Sad Movida” è il disco di debutto di Margherita Grechi

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“Sad movida è la mattina ancora buia con gli occhi rossi e il cuore a mille, con quella strana magia nell’aria che rende tutto possibile per qualche istante”

margherita grechiGiovedì 27 gennaio 2022 è uscito Sad Movida, l’EP di debutto di Margherita Grechi: una raccolta di immagini notturne in formato mp3, sfocate in quel momento senza filtri in cui torniamo a casa dopo una serata in discoteca. Un mix tra sperimentazione musicale di vari generi, intimità e il modo di raccontarla. Sono canzoni figlie dell’immaginario del Club, sognanti e scure. Un disco dedicato inevitabilmente noi che si sentivamo tristi nei locali, ma ne sentiamo terribilmente la mancanza.

Margherita Grechi ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Sad Movida” è il disco di debutto, di che cosa si tratta?

Sad Movida è un flusso di coscienza, una conversazione sincera e personale con me stessa in una sera mentre tornavo a casa dopo la serata in Discoteca. quel momento quando torni a casa dopo la serata e la città sembra tutta tua, la luna ti accompagna e tu le racconti di te a cuore aperto per cercare qualche risposta alle due mille domande. Che poi questa è forse proprio l’immagine perfetta e più immediata per spiegare l’EP. Nel disco si parla di storie di amore a metà, ferite aperte, mostri nelle nostre teste, della paura del futuro che ci tiene sempre col fiato sospeso, ma anche di emozioni e sorprese.

Cosa vuoi trasmettere con questo lavoro?

Lo scopo è quello di fare da specchio per gli altri, spero che qualcuno un po’ si riveda dentro alle canzoni e si senta compreso, motivato e meno imperfetto. Vorrei trasmettere questo a tutte le persone che fanno fatica a esprimere i propri dubbi, le proprie paure e le proprie emozioni che siano belle o brutte e a chi si sente in qualche modo sovrastato da questi tempi un po’ bui. Per quanto mi riguarda, scrivere questo disco mi ha aiutata davvero tantissimo, penso che scrivere sia un buon modo per guardarsi dentro, approfondire pensieri, documentare emozioni e tutto ciò che normalmente si tiene ben nascosto per paura. Come ha fatto con me spero che aiuti anche qualcun altro a sbloccarsi banalmente analizzare meglio le paure per esorcizzarle.

Che tipo di accoglienza ti aspetti?

Cerco di non farmi troppe aspettative in generale sulle cose perchè tanto le cose si sviluppano spesso proprio nel modo che non avevi previsto. E’ un disco molto personale, per cui la vera vittoria per me è averlo scritto, essere riuscita ad esprimere tutto quello che sentivo e essere riuscita a pubblicarlo.

Come ti sei avvicinata al mondo della musica?

Sono cresciuta con le cuffie perennemente nelle orecchie e una grande fame di musica. Da piccola per un periodo ho studiato pianoforte, ma all’epoca non era una cosa che mi elettrizzava anzi la vedevo come una cosa un po’ noiosa. Col tempo crescendo ho scoperto invece quanto quelle fossero delle lezioni preziose. La chitarra invece ho iniziato a suonarla da sola, chiesi a mio papà di regalarmi una chitarra acustica e un librino con i diagrammi degli accordi e le diteggiature e piano piano ho imparato suonando le mie canzoni preferite. Mai avrei pensato comunque che ne avrei fatto un lavoro. Pian piano questa ricerca, questa curiosità verso la musica mi ha portato a dei traguardi che mai avrei immaginato. Ho iniziato a fare sul serio come DJ già da quando sono diventata Resident al Rocket e ho iniziato a collaborare con vari Brand di moda. Invece il mio lato da cantautrice/produttrice è relativamente recente, o meglio lavoravo già da tempo a delle canzoni mie ma mi mancava sempre qualcosa. Recentemente invece siamo riusciti a far quadrare tutto e a farle finalmente uscire.