Silvestri: “Nel disco ci sono tante collaborazioni sincere, nate perché quel tipo di storie necessitavano di voci diverse”

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MILANO – Daniele Silvestri è stato ospite di Rtl 102.5 in compagnia di Angelo Baiguini e Federica Gentile. Durante W l’Italia, l’artista ha raccontato in diretta in radiovisione “Disco X”, il suo nuovo album. Il cantautore romano è tornato con “Disco X”, il suo decimo album in studio, uscito il 9 giugno. Nato inevitabilmente come un’incognita, il disco ha pian piano preso forma e suono. “X” quindi come dieci, ma anche come qualcosa di non meglio specificato o in qualche modo misterioso. Il disco è composto in parte sotto gli occhi del pubblico, chiamato ad assistere al processo creativo degli stessi brani durante l’ultimo tour dell’artista.

«La “X” è riferito al decimo disco in studio, ma anche un’incognita. Mentre lavoravo su questo disco, iniziava un tour teatrale che ha anticipato l’uscita del disco stesso e in pratica l’ho portato in scena, testando i brani direttamente durante le esibizioni. Abbiamo anche chiesto a chi ci seguiva di inviarci storie, che poi abbiamo portato in scena attraverso citazioni e racconti. Successivamente, come nel caso di “Tutta”, queste storie sono diventate canzoni, il cui testo è in gran parte scritto da un libraio di Forlì», racconta Daniele Silvestri a RTL 102.5.

Musicalmente ricco, tra elettronica, pop-rock, innesti jazz, barre rap, pianoforte, synth e una presenza costante dei fiati – collante e impronta di tutto il tappeto sonoro -, l’album racchiude omaggi dichiarati o più nascosti a Lucio Dalla e tante collaborazioni, alcune di lunga data, come Frankie hi-nrg mc, Davide Shorty, Wrongonyou, altre meravigliosamente inaspettate come il duetto con Giorgia, quello con Eva, o “l’incursione” di Emanuela Fanelli, e altre ancora già nell’aria: Franco126, Fulminacci, i Selton. «L’omaggio a Lucio Dalla è costante, vivo omaggiandolo, soprattutto sul palco. È riconoscenza, come musicista gli sono debitore per sempre. Quando posso lo cito e mi permetto di cantare le sue canzoni. Nell’album sono presenti numerosi amici, anche in modo inatteso per me. Mentre lavoravo al disco, avevo un’ampia gamma di ipotesi, ma alla fine, le canzoni che si sono chiuse sono con artisti che erano al mio fianco. Queste collaborazioni sono molto sincere, nate perché quel tipo di storie necessitavano di punti di vista diversi e voci diverse», afferma Silvestri. «Emanuela Fanelli è una vecchia fan, veniva ai concerti in tempi non sospetti. Sapevo che “Tutta” aveva bisogno di una conclusione di un certo tipo. Con una voce radiofonica, riconoscibile e spiritosa. La Fanelli è perfetta per questo. Ha impiegato otto minuti al telefono per realizzare questa cosa, è stata splendida», continua.

Durante l’intervista a RTL 102.5, Daniele Silvestri riceve la telefonata di Alfa, che ha reinterpretato “Le cose in comune”. «Sto sentendo che la Generazione Zeta è presente fra il mio pubblico, probabilmente è una cosa che ha a che fare con le collaborazioni o il fatto che artisti come Alfa hanno recuperato dei miei brani. Le canzoni, una volta pubblicate, sono di tutti. Alfa, che ha riproposto “Le cose in comune”, è stato bravo. Per reinterpretare le canzoni altrui non c’è una regola precisa, dipende da quale sia l’anima delle canzoni. Nel caso di “Le cose in comune”, è il testo che prevale. Ho utilizzato quel testo anche su altri accordi, si adatta bene. La scelta degli accordi ha un’influenza emotiva su chi ascolta e la scelta di Alfa è stata ottima», dice Silvestri ad Alfa, che in diretta racconta: «Daniele Silvestri è stato uno dei miei primi concerti, avrò avuto 7-8 anni. Mi ha folgorato. Ho sempre l’ukulele tra le mani, e il testo del brano stava bene con gli accordi. È nato in modo molto spontaneo». E ne approfitta per invitarlo al suo concerto al Mediolanum Forum di Assago (Milano), il 24 febbraio 2024.

Da luglio l’artista sarà di nuovo sul palco con un lungo tour estivo: “Estate X”. Una nuova tournée nei più importanti Festival della penisola. Sarà lì che Daniele Silvestri, aiutato dalla sua sorprendente ed eclettica band, suonerà live i brani del nuovo album nei grandi spazi. «Siamo in tour e faremo ancora tante date. Mi piace stare sul palco, anche se quando ho iniziato pensavo che la dimensione live fosse più lontana da me. Non mi piace tanto il fatto di stare al centro ma l’energia e la magia che si crea sul palco, quando hai gli strumenti in mano e i musicisti intorno», conclude.