“Tremo”, alla scoperta del nuovo singolo di Leanò: l’intervista

73

“Un vecchio amico una volta mi ha detto: ‘Non posso decifrare te perché non so come tu decifri me’. Credo che questa frase sia un po’ il fulcro di questa sensazione”

leanòGiovedì 3 marzo 2022 è uscito per Stazione Musica Records Tremo, il nuovo singolo di Leanò, un nuovo brano dalle atmosfere subacquee che parla di quei sentimenti così intensi da far quasi paura. Una canzone pop e non per questo leggera, che segue il precedente disco d’esordio “Tempio” e che racconta anche di quando si mette in stand-by la consapevolezza che una storia non può continuare: un incontro-scontro innanzitutto corporeo, di crescita, tra due persone che nonostante si conoscano bene, non riescono più a raccontarsi. A quel punto le parole si perdono nelle idee che uno ha dell’altro, “tu vomiti parole io vedo solo la tua lingua che si muove”: quello che l’altro dice non ha più importanza perché tutto diventa incomprensibile.

Leanò ci ha gentilmente concesso un’intervista.

“Tremo” è il nuovo singolo, di che cosa si tratta?

Tremo è una canzone che ha dietro una storia bella e un po’ intensa. Parla di un sentimento molto forte da far quasi paura e di due persone che cercano di capirsi, di conoscersi. Nel farlo le preoccupazioni quotidiane, la paura di crescere, l’incertezza sul futuro, ricadono sull’altro. Nonostante ciò, la consapevolezza che la storia non può continuare si mette in pausa e alla fine si sceglie semplicemente di viversi quello che forse sarà l’ultimo incontro tra i due. Insieme un forte momento di autodeterminazione per ribadire che sì, a volte si sa bene quello che ci stona, ma si sceglie di sbagliare lo stesso con una leggerezza un po’ strafottente.

Cosa vuoi trasmettere con questo brano?

L’importanza di godersi i momenti, di dare valore alla leggerezza, ma anche di fidarsi delle proprie intuizioni più profonde usandole un po’ come punto di riferimento.

Che tipo di accoglienza ti aspetti?

Onestamente non mi aspetto nulla in particolare, ma sto avendo dei bellissimi feedback! Mi piacerebbe che “tremo” continuasse ad essere ascoltata con la delicatezza e curiosità che sto vedendo in questi giorni.

Come nasce il tuo progetto musicale?

Ho sempre avuto il bisogno di scrivere canzoni, quindi non c’è stato un momento in cui ho deciso di iniziare questo progetto, ma è stato un processo molto naturale: avevo l’esigenza di raccontarmi e ho cercato i canali giusti per farlo. Dal primo EP uscito nel 2020 si sono unite nuove persone al team che sono riuscite a portare il loro tocco a quello che faccio, aumentandone secondo me il valore. In primo luogo Giordano Tricamo, poi Vincenzo De Fraia ha prodotto i nuovi singoli portando il sound della scena londinese a Milano, insieme alla parte visual di Studio Cemento con Arianna, Alberto, Edoardo, Matteo e Riccardo. Insomma, tante persone da ringraziare e senza le quali ciò che voglio raccontare avrebbe una forma molto diversa.