Vasco Rossi, in autunno il film del concerto al Circo Massimo di Roma

119

ROMA – E’ stato splendido, e non finisce qui. Parola di Vasco che, a caldo, commenta: “Finalmente! La parola di questo momento è finalmente! Finalmente abbiamo ricominciato a fare i concerti! Finalmente è ritornata la musica dal vivo! Finalmente abbiamo portato un po’ di gioia in questo mondo pieno di problemi. Sono molto felice di questo tour che ho sognato per due lunghissimi e duri anni. Sono felice di aver finalmente potuto cantare in pubblico le mie ultime canzoni. Sono felice di averli incontrati, guardati negli occhi e incoraggiati. Mi sono mancati molto, è stato uno straordinario bagno di folla di cui avevamo proprio bisogno. Non sempre è stato facile, soprattutto con il Covid che gira molto ancora. Abbiamo fatto di tutto per non saltare una data. E ce l’abbiamo fatta. Siamo qui… pieni di guai ma… finalmente insieme a fare del rock. Li abbraccerei e bacerei tutti e 700.000, ad uno ad uno. Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile questo grandioso spettacolo… Dai miei straordinari musicisti fino all’ultimo dei tecnici! Viva il rock. W la musica. Viva la vita!”.

VASCOLIVE, 11 date tutte sold out per un totale di oltre 701.000 biglietti (comprati tre anni fa e gelosamente custoditi o acquistati nel giro di poche ore a novembre 2021). Dopo due lunghi anni di silenzio, l’emozione del primo incontro “finalmente insieme” e l’affiatamento con la band allargata a 11 elementi con i fiati, sax, tromba e trombone che danno quel funky movimento, exciting dai primi pezzi. La scaletta sorprendente, perfetta per spiccare il volo al secondo tempo. Si va dagli iperbolici anni ’80 a quelli delle consapevolezze. E poi ancora dal passato a sorpresa brani d’annata che non fa mai, per tornare al presente di “Siamo qui”. La realtà… ineffabile che arriverà domani, sì, ma per una sera potere alla fantasia, spazio al sogno e via al godimento.

In questo tour si è divertito molto Vasco. Si sono divertiti molto loro, soprattutto loro, la combriccola del Blasco divenuta un popolo di fedelissimi che lo seguono da sempre, ovunque e dappertutto, a cui si aggiungono i giovanissimi al loro “battesimo di Vasco”. Girano pancioni all’ottavo mese con la scritta: “Prima Vasco e poi nasco”; è così che si trasmette l’amore da una generazione all’altra. Da oltre 40 anni, sempre al top. Con Vasco è tornata la musica live (“se torna Vasco allora è vero!”) e il suo ritorno significa davvero tornare a vivere, tornare alla normalità. Dal fronte del palco è un flusso continuo di energia e di emozioni, di calore, di forti sensazioni, di amore.

Dopo Trento, con la carica dei 120.000 fan per l’evento che ha dato il calcio di inizio alla stagione estiva dei concerti, ci sono state Milano (wowww è qui la festa?) all’ippodromo in 81.000, il ritorno a Imola (che libidine) 86.000cuori. A Firenze, la Visarno Arena stracolma con i 65.000 (scatenati), a Napoli, straordinario il Maradona Stadium con i 45.000 (intonatissimi) tifosi. E poi Roma, al Circo Massimo per 140.000 entusiasti per due sere consecutive nell’arena dei gladiatori, in una cornice unica al mondo. Che dire di Messina con il suo record regionale dei 41.000. Il calore della Puglia creativa a Bari in 50.000, ad Ancona il concerto inizia al calare del sole, un tramonto spettacolare avvolge lo stadio straripante di adrenalina, in 33.000. Per chiudere a Torino all’Olimpico, il 30 giugno, sold out per 40.000. Sarà festa grande, ci puoi scommettere, festa a oltranza.

Da Castellaneta (Taranto) per le prove a Trento la prima data il 20 maggio. Da Milano a Messina, con tutto quello che c’è in mezzo, Vasco Rossi ha fatto il giro del mondo in Italia, e ha frequentato, “portando loro un po’ di gioia”, e salutato – “ce la farete tutti” – oltre 700.00 cuori. I fortunati che sono riusciti a vederlo il concerto. Fuori c’è ancora la fila. Vasco ha ridisegnato la geografia dell’Italia lasciando un segno indelebile nei cuori, firmando un tour memorabile non solo per la grandezza e i numeri, ma soprattutto per le canzoni immortali che abbiamo tutti dentro. E che aggregano. Perché Vasco è Vasco, emoziona e unisce proprio tutti, dagli 8 agli 80 anni. Il film del concerto, il più potente ed emozionante al mondo, girato a Roma, Circo Massimo, uscirà su tutte le piattaforme quest’inverno. Per la regia di Pepsy Romanoff (e squadra Except film).