“Volare” è il nuovo album di Coez

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ROMA – “Volare” è il nuovo album di Coez, disponibile dal 3 dicembre su etichetta Carosello Records, che contiene 13 tracce e segna il suo ritorno a più di due anni da “È sempre bello”. Il disco sarà disponibile su cd, cd autografato, LP, LP verde autografato, bundle cd + t-shirt, bundle LP + t-shirt, bundle all in cd+LP+2 t-shirt, in edizione limitata. Un nuovo progetto musicale annunciato in pieno stile Coez con il video “Volare Freestyle” su tutti i canali ufficiali del cantautore, che diventa così il primo artista italiano a spoilerare il manifesto e il concept del proprio progetto discografico con una canzone inedita. Non appena è stato svelato il titolo è partito subito il claim “Volare è già il tuo disco preferito”, che ha colorato alcuni tram pubblici di Roma, Milano e Napoli.

Dopo essere stato protagonista assoluto della guerrilla nella musica italiana con “È sempre bello”, ultimo album che risale al 2019, Coez strizza l’occhio a quanto fatto in passato e prosegue l’idea di comunicazione tra le strade, le persone e i luoghi frequentati dalla gente nel loro quotidiano: “Volare è inteso come staccarsi da terra ma non solo, vuoi vincere una guerra ma non solo. Volare è guardare su e non giù da un terrazzo, è pretendere di più, e che cazzo. È non tornare a casa dopo un concerto, non conta se ho sofferto, guarda come mi diverto. Volare è un cielo aperto, a chi mi chiede i soldi fanno la felicità, e certo. Noi dormivamo su un letto che era un divano, lo stesso ci volavo, e scivolava la mia mano piano dentro i tuoi jeans, baby, ti chiederà chi sono solo perché è un po’ che non mi vedi. Volare è fare un tiro e guardare l’immenso, sentirsi solo un puntino nell’universo, capire che c’è un prezzo da pagare ma volare è la paura di cadere e il gusto di saltare. È ogni fratello che è volato in cielo presto, se non decolla meglio dircelo presto. Volare è un fan che mi chiede un cinque senza foto, volare è nonostante il vuoto. È non seguire lo spartito, scolare qualche litro, let it go, let it be come i Beatles. A chi da sempre mi ha seguito, l’ha già capito, Volare è già il tuo disco preferito”.

L’album arriva a due anni e mezzo di distanza dal disco “È sempre bello” (due volte disco di platino), che ha consacrato Coez tra i più influenti artisti italiani che con la sua scrittura crossover tra rap e pop è diventato il simbolo del nuovo cantautorato italiano. Il nuovo progetto è stato preceduto da due brani, “Wu-Tang” e “Flow Easy”, due anticipazioni pubblicate a sorpresa che hanno dato il via a quello che è il nuovo percorso musicale e che ha mostrato due delle molteplici sfaccettature del cantautore: con il primo infatti è emerso il lato più crudo e prettamente rap, con il secondo è invece l’anima più romantica a essere protagonista. Il primo vero singolo estratto, “Come nelle canzoni”, ha conquistato in poco tempo il pubblico, classificandosi immediatamente nella Top 10 su Spotify, Top 10 in radio e brano italiano più “shazamato” al mondo. Contemporaneamente, esce il video ufficiale di “Come nelle canzoni”, con la regia di Marco Proserpio.

Quasi completamente in bianco e nero, il video è stato girato a Parigi, e vede Coez cantare solitario per le strade della capitale francese solo con un microfono. Le strade deserte e fredde della città romantica per eccellenza regalano al brano un’atmosfera malinconica e notturna, tra ricordi del passato e sentimenti espressi a cuore aperto.I brani di “Volare” racchiudono tutto il percorso musicale di Coez dagli esordi a oggi, un viaggio a tappe che ripercorre canzoni e riferimenti che hanno formato il cantautore nel corso degli anni. “Mio fratello è figlio unico”, brano di Rino Gaetano che ha segnato l’infanzia del cantautore, compare con un sample in “Fra le nuvole”, così come un omaggio all’outro di “Born slippy” degli Underworld, brano cult della colonna sonora di “Trainspotting”, è evidente nel finale di “Faccia da rapina”, a chiusura del disco. Non solo influenze musicali, infatti, in “Volare” sono presenti anche richiami a film che hanno influenzato Coez, a partire da “Pulp Fiction” e “L’odio”, entrambi ripresi in “Crack” attraverso famose citazioni dei film.

Infine il cantautore ha voluto ricordare le proprie origini e influenze musicali dei primi anni, a partire da “Wu-Tang”, che dà il nome al brano che apre “Volare” e la presenza dei Brokenspeakers, collettivo romano nato nel 2006 di cui Coez ha fatto parte prima del successo come solista e che ha segnato la storia del rap in Italia. Coez si conferma essere il cantautore di nuova generazione per eccellenza, con 12 anni di carriera alle spalle, ma che ancora oggi spicca per il suo non uniformarsi, non ripetersi, riuscire a stupire. Il suo stile e la sua scrittura sono sempre attuali, riuscendo a trovare uno spazio unico nel panorama musicale italiano, in cui le sue frasi vengono riascoltate, ripetute, riprese dai social in modo costante, con post che in breve tempo diventano virali. La ripetizione di claim “alla Andy Warhol”, la semplicità e l’onestà spiazzante nel descrivere la realtà quotidiana, sono diventati il marchio di fabbrica di un cantautore che riesce con i suoi testi a parlare a tutti e a raccontare storie universali.

Con “Volare” inizia anche una nuova avventura dal vivo per Coez: dopo aver riempito i più importanti palazzetti italiani nel 2019, registrando il doppio sold out al Mediolanum Forum di Milano, e aver infranto il record nel 2018 per un artista italiano con oltre 33mila presenze al Rock In Roma, dal 31 gennaio 2022 parte da Torino il tour, prodotto da Vivo Concerti, nei club dove il cantautore romano ha trascorso gli esordi della sua carriera, in un ritorno alle origini che permetterà di ritrovare un autentico contatto con il pubblico dopo più di due anni di assenza dai palchi. Le date di Torino, Milano, Brescia, Roncade e Roma hanno registrato il sold out a pochissime ore dall’apertura delle vendite. Info e prevendite autorizzate su: vivoconcerti.com