10 anni senza Lucio Dalla, Assante: “Era un uomo di grande curiosità”

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Ernesto Assante (a sinistra) con Gino Castaldo

MILANO – Anche Ernesto Assante, critico musicale, ha voluto dare il suo contributo stamani su RTL 102.5 nella giornata per ricordare Lucio Dalla durante una puntata speciale di Non Stop News, condotto da Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro: “Nel 1977, quando l’Italia era nel pieno di una grande stagione di rivolte e di terrorismo, Lucio Dalla ha iniziato a scrivere canzoni, perché fino a quel momento era solo stato un interprete. In quegli anni, tra il 1977 e il 1982 scrive alcuni dei suoi più bei dischi ma allo stesso tempo contribuisce a un cambiamento radicale della canzone italiana. Tutti seguiranno il suo esempio”, racconta il critico musicale.

IL RAPPORTO DI LUCIO DALLA CON BOLOGNA
“Dalla amava lavorare con gli altri, non era un egocentrico ma estremamente generoso nel suo modo di fare musica e di condividere l’arte. Bologna è stata una delle molte città in cui Dalla ha messo radici. Roma, tutta la Puglia, Napoli, sono città in cui lui ha preso e dato in maniera straordinaria”, svela in radiovisione Assante. Quel giorno in cui ha intervistato per la prima volta Lucio Dalla è rimasto impresso nella sua mente: “Lucio Dalla era un uomo di grande curiosità. Lui era un intellettuale, i nostri incontri erano dei confronti. Lui voleva più scoprire cose di te che tu di lui. Lui era uno dei personaggi più divertenti e interessanti da intervistare che possa capitare a un giornalista”, dice.