“Before 6”, il singolo di Vanessa Wagner tratto da “Study Of The Invisible”

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vanessa wagner

Pianista eclettica e curiosa, dalla personalità originale ed appassionata, Vanessa Wagner combina il repertorio classico con la creatività contemporanea, la musica da camera ed il suono di pianoforti antichi, oltre a progetti innovativi che alternano la musica d’arte a video, musica elettronica e danza. In ‘Before 6‘, il nuovo singolo tratto da ‘Study Of The Invisible‘, il disco in arrivo il 25 marzo su etichetta Infiné Music, Vanessa Wagner mette in evidenza il profilo inclassificabile del pianista e compositore italiano Ezio Bosso, scomparso nel 2020 a causa di una malattia incurabile. ‘Before 6’ immerge l’ascoltatore in uno stato di assenza di gravità, un viaggio immobile nella propria solitudine, creando un senso di estraneità e mistero tipico del movimento minimalista che si inserisce perfettamente nel trasporto emotivo dell’album. I microfoni particolarmente vicini in grado di amplificare i suoni dei martelli sulle corde conferiscono a questo brano una particolare vicinanza ed intimità. La decisione di Vanessa Wagner di reinterpretare un brano di Ezio Bosso deriva dalla passione e dalla padronanza dei due artisti verso i canoni estetici classici ed una profonda apertura alla musica minimale, una sorta di omaggio di Vanessa al grande compositore e direttore d’orchestra italiano. ‘Before 6’, brano originale di Ezio Bosso, è tratto dal suo disco ‘And The Things That Remain’ pubblicato nel 2016, un anno prima che la malattia degenerativa gli impedisse di continuare a suonare il piano.

Dopo la pubblicazione di ‘Statea’ (2016) – un duetto con il musicista e produttore messicano Murcof – seguito dal disco solista ‘Inland’ (2019), Vanessa Wagner in ‘Study of the Invisible’, l’album in arrivo il 25 marzo, prosegue il suo viaggio reinterpretando un repertorio contemporano e senza tempo che può essere definito ‘minimalista’, ma che in realtà copre una moltitudine di universi singolari e personalità musicali spesso fuori dall’ordinario. In ‘Study of the Invisible’ troviamo le reinterpretazioni di Moondog, Philip Glass, Peter Garland, David Lang, Julia Wolfe, Timo Andres, Ezio Bosso, Susanne Ciani, Brian e Roger Eno ed altri ancora, un emozionante viaggio interiore in grado di combinare l’intensità con il controllo (del tatto e del suono) e l’abbandono, cercando il mondo misterioso che vive dietro la partitura e portandolo alla luce.

Brillante pianista francese nata a Rennes, in Bretagna, Vanessa Wagner inizia a studiare pianoforte all’età di sette anni. A diciassette anni si aggiudica il Primo Premio al Conservatoire National Supèrieur de Musique de Paris e nel 1999 riceve un Victoire de la Musique (l’equivalente dei Grammy Awards) come la più promettente giovane solista strumentale. Le sue rivisitazioni di Rameau, Mozart, Haydn, Schumann, Brahms, Rachmaninov, Debussy, Schubert e Berio hanno ottenuto ottimi riconoscimenti in Francia e all’estero. Vanessa Wagner è stata premiata come Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres ed è stata direttore artistico del Festival du Château de Chambord a partire dal 2010. Guidata dalla sua naturale curiosità, ama viaggiare attraverso le vaste possibilità offerte dal suo strumento d’elezione: il piano, spaziando dalle opere più classiche alle più contemporanee composizioni.

La sua prima esibizione come ospite di Infinè Workshop risale al 2010, insieme al produttore messicano Murcof in occasione di Carriére du Normandoux. Sei anni dopo il duo Murcof-Wagner pubblica ‘Statea’, un album di interpretazioni del repertorio minimalista che combina pianoforte ed elettronica, a cui hanno fatto seguito numerosi concerti internazionali, dal Barbican e Kings Place di Londra alla Jazzhouse di Copenhagen alla Philharmonie de Paris, compresi alcuni appuntamenti italiani a Romaeuropa Festival e al Teatro Franco Parenti di Milano. Dopo ‘Inland’, pubblicato nel 2019 con l’etichetta Infinè Music, un riferimento al ‘paesaggio immaginario’ di John Cage, Vanessa Wagner continua la sua esplorazione del repertorio minimalista presentando al suo pubblico brani rari o inediti di acclamati compositori, giovani talenti del pianoforte e personalità che rivoluzionano i generi delle scene ambient, alternativa ed elettronica con ‘Study of the Invisible’, in arrivo il 25 marzo.

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Tracklist

  • Suzanne Ciani- Rain
  • Harold Budd – La Casa Bruja
  • Bryce Dessner – Lullaby (Song for Octave)
  • David Lang – Spartan Arcs
  • Brian Eno & Roger Eno – Celeste
  • Philip Glass – Etude n°16
  • Julia Wolfe – Earring
  • Caroline Shaw – Gustave Le Gray
  • Moondog – Prelude n°1 in A Minor
  • Timo Andre – Wise Words
  • Peter Garland – Nostalgia
  • Philip Glass – Etude n°6
  • Nico Muhly – Etude n°3 Running
  • Ezio Bosso – Before 6
  • Melaine Dalibert – Epilogue