Jovanotti: “Un film da regista? Non lo farò, non son capace, ma ho un progetto ambizioso”

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MILANO – Jovanotti, ospite a RTL 102.5 in compagnia di Matteo Campese, Paola di Benedetto e Jody Cecchetto, ha raccontato oggi in diretta in radiovisione “Il Disco Del Sole”, il suo ultimo album.

“IL DISCO DEL SOLE” E IL DIARIO A FUMETTI “LA LUCE NEI TUOI OCCHI”

A cinque anni di distanza da “Oh, Vita!”, uscito nel 2017, e dopo le due edizioni del Jova Beach Party che hanno affollato le spiagge d’Italia, Jovanotti torna con un nuovo album che raccoglie brani inediti e canzoni già presenti in lavori precedenti. “È la prima volta che faccio un disco alla fine di un percorso, è come se fosse un arrivo. Questo disco è una raccolta e sono pazzo del progetto grafico. Per me è stato un anno bellissimo, l’idea stessa di essere ripartiti con la musica e incontrare la gente è un regalo”, dice Jovanotti in diretta su RTL 102.5.

In libreria, uscito il 29 novembre, anche “La luce nei tuoi occhi”, il racconto del Jova Beach Party con foto di Michele Lugaresi e un diario a fumetti di Teresa Cherubini, figlia di Jovanotti. “’La luce nei tuoi occhi’ è un diario a fumetti, è un album di ricordi per tutti quelli che hanno partecipato al Jova Beach Party, ci sono foto, racconti e mi inorgoglisce il lavoro che ha fatto Teresa. Chi c’è stato si va a cercare, ci siamo tutti lì dentro”, racconta l’artista.

IL JOVA BEACH PARTY

Ai microfoni di RTL 102.5 Jovanotti racconta anche il Jova Beach Party, considerata la più grande festa musicale in Italia. “Non riesco a stancarmi quando davanti a me ho così tante persone prese bene, mi viene fuori un’energia insospettabile. Fra il primo e il secondo Jova Beach Party ho percepito la pandemia di mezzo, oggi ai concerti c’è un’energia che prima del Covid non c’era. Oggi che la musica si consuma in altro modo il concerto è rimasta l’unica esperienza di magia legata alla musica”, spiega Jovanotti.

VIAGGI E INFLUENZE MUSICALI

Jovanotti racconta anche il suo ultimo viaggio in Africa: “Sono appena tornato dal mio viaggio in Africa, è stato bellissimo e devo ancora metabolizzarlo. Mi ha chiamato Bombino per questo festival che unisce i popoli tuareg, l’ho raggiunto e sono arrivato in Niger, il Paese più povero del mondo ma più ricco a livello culturale, in quella parte del Sahara è nato il blues. Abbiamo fatto lì una jam session e siccome è circondato da Paesi pericolosi ci hanno messo una scorta. È stato molto bello umanamente e artisticamente. Poi questa cosa che chiamano “mal d’Africa” esiste per davvero, ti si apre una porta, ti riconnetti con un aspetto profondo e ancestrale dello spirito umano. Io ogni volta che vado in Africa lo sento. Musicalmente è stata un’esperienza entusiasmante”.

Sulla musica e sulle influenze, Jovanotti racconta: “La maggior parte della musica che ascolto non la conosco. È il mio lavoro, la curiosità è fondamentale per la mia storia musicale, mi piace sapere cosa succede nel mondo. Oggi con la musica fluida arrivano cose belle da tutto il mondo, in Sud Africa c’è una musica pazzesca, i coreani fanno spavento, forse la musica più debole arriva proprio dagli Stati Uniti”.

LA NUOVA ERA DI JOVA

Sul futuro Jovanotti ha tanti progetti: “Io l’anno prossimo vorrei scoprire cose nuove, vorrei fare altri viaggi. Ho un progetto che non ho ancora messo a fuoco su cui lavorare, è un po’ ambizioso. Non farò un film da regista ma c’entra qualcosa con quel mondo lì, amo il cinema fatto bene e mi basta quello”.