“New Addiction”, l’album dei The Haunt dal 25 luglio

the haunt album

The Haunt non si limitano a suonare musica pesante, la incarnano in tutte le sue forme, attraverso testi carichi di emozione, una musica travolgente e l’energia immersiva dei loro concerti. I fratelli Anastasia e Maxamillion brandiscono la pesantezza come un’arma, elevando le parti più vulnerabili della loro psiche attraverso una miscela coinvolgente di industrial, metal e rock alternativo.

Dopo aver dato vita alla band AnastasiaMax nel 2015, spinti da una comune passione per il garage rock, l’hard rock e le influenze blues rock alla Amy Winehouse e The White Stripes, il duo inizia ad esibirsi nei locali e nei club della Florida quando Anastasia aveva solo 12 anni, finendo presto in tour in tutto il mondo, insieme ad artisti come i Palaye Royale. Decidono poi di cambiare il nome in The Haunt, qualcosa che rispecchiasse più da vicino la vulnerabilità, la rabbia, l’oscurità e il sinistro mistero del loro sound. Kerrang! li ha esaltati per il loro “lato gotico, sprazzi di vivacità punk e attitudine riot grrrl” mentre Rock Sound li ha definiti come “artisti rivelazione”, mentre la loro prolifica produzione musicale, tra singoli ed ep, ha raggiunto oltre i 40 milioni di ascolti.

In arrivo il 25 luglio, ‘New Addiction’ rappresenta il debutto sulla lunga distanza per The Haunt, che dispiegano la loro arte in un modo ancora più teatrale. Il disco è una raccolta esaltante di inediti che vede la band continuare a portare le proprie influenze classiche in spazi contemporanei. Prodotto da Kevin Thrasher (blink-182, Jelly Roll), ‘New Addiction’ rappresenta un audace passo avanti per il suggestivo stile rock della band, con una lucentezza supersonica che esalta la voce toccante di Anastacia, oltre a contenere i cameo di MISSIO (‘Can’t People Really Change?’) ed Escape The Fate (‘Masochistic Lovers’).

Riuscendo nell’intento di The Haunt di unire la musica rock e hard rock con il soul, il disco affronta argomenti pesanti, offrendo un’esperienza catartica e mostrando la capacità della band di forgiare la propria strada. Dopo un decenni di lavoro, The Haunt non avrebbero potuto fare altrimenti.