Renzi: “Il governo è immobile, rilancio il sindaco d’Italia”

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ROMA – “L’elezione diretta del sindaco d’Italia è da sempre l’obiettivo di molti di noi. Scegliere chi ci governa è giusto. Trent’anni fa l’Italia eleggeva i primi sindaci votati direttamente dai cittadini. Solo chi ha un minimo di memoria istituzionale si ricorda come fosse un disastro andare in consiglio comunale con un sindaco e uscirne con un altro. Aver affidato a una persona il compito di rappresentare la comunità non è la negazione della democrazia, come dice chi ha paura dei voti: è la massima espressione della democrazia”. Lo scrive il leader di Italia Viva Matteo Renzi nella sua Enews.

“Dunque noi andiamo avanti con questa proposta che abbiamo presentato ai cittadini da sempre, l’ultima volta alle elezioni politiche con il simbolo del Terzo Polo – aggiunge Renzi – Far diventare il cittadino arbitro, come diceva la migliore cultura costituzionale italiana, è uno sforzo difficile da realizzare ma doveroso per contrastare l’antipolitica e la confusione. Mia previsione: la destra non avrà il coraggio di andare avanti. Sono troppo divisi. E l’elefante nella stanza si chiama Roberto Calderoli che sul disegno di legge sull’autonomia si sta giocando la partita della vita. A trovare un punto di caduta sull’elezione diretta del premier potrebbero pure riuscire, anche se hanno già perso un anno. Ma sull’autonomia li vedo ancora molto in panne. Sintesi: resterà tutto com’è, anche se spero di sbagliarmi. Ma a maggior ragione, visto l’immobilismo del governo, noi dobbiamo rilanciare sulle riforme”.

Il disegno di legge “costituzionale che ho presentato in Senato insieme agli amici di Italia Viva e ricalca fedelmente l’impegno elettorale che abbiamo preso con gli elettori e dal quale noi non ci tiriamo indietro”.