The Cure: in arrivo una nuova edizione di “Wish” per il trentennale

124

MILANO – “Wish” è il nono album in studio dei Cure, pubblicato trent’anni fa, il 21 aprile 1992. È diventato l’album più venduto della band, raggiungendo in classifica il #1 in UK e il #2 in USA, dove è stato nominato per un Grammy all’interno della categoria Best Alternative Music. L’album ha prodotto tre singoli di successo, “High” nel marzo 1992, l’intramontabile “Friday I’m In Love” nel maggio 1992 e “A Letter To Elise”, pubblicato nell’ottobre 1992. Il tour di quell’anno sarebbe stato il più lungo dei Cure, con 111 spettacoli in 21 paesi.

La nuova edizione deluxe 3CD di ‘Wish’ con 45 tracce include 24 brani inediti e altri 4 per la prima volta in CD e in digitale: uscirà il prossimo 7 ottobre. Il CD1 contiene l’album originale “Wish” rimasterizzato da Robert Smith e Miles Showell agli Abbey Road Studios. Il secondo disco contiene 21 demo inediti, tra cui quattro demo vocali in studio del 1990 e diciassette demo strumentali del 1991, 9 delle quali sono canzoni inedite.

Il terzo CD del box contiene i quattro brani della cassetta “Lost Wishes” pubblicata nel 1993, mai apparsi in CD o in digitale. “Uyea Sound”, uno dei brani di quella cassetta, può essere ascoltato da oggi in digitale. Sono inclusi inoltre il brano inedito “A Wendy Band” delle sessioni del Manor Studio del 1992, un mix inedito di “From The Edge Of The Deep Green Sea”, oltre a cinque rari mix pubblicati originariamente su 12”. Infine, a chiudere il set c’è una versione live inedita di “End” registrata a Paris Bercy nell’ottobre 1992. Il prolifico periodo di registrazione di Wish iniziò con le demo session al Live House in Cornovaglia e continuò ai Farmyard Studios di Cotswolds.

“Durante quelle due session abbiamo scritto una quarantina di canzoni”, ricorda Robert Smith, “stavamo alla grande!”. All’arrivo al Manor nell’Oxfordshire, nel settembre 1991, la band comprò delle biciclette. Dice Robert Smith “C’era un pub lungo il sentiero del canale, e la maggior parte delle serate andavamo là in bicicletta per distrarci un po’. Ero l’unico ad avere una bicicletta con le luci, quindi ero sempre in fondo alla strada per raggiungere il pub, e sempre in prima fila al ritorno… Ancora non riesco a credere che non siamo mai finiti in acqua”. Dall’inizio delle registrazioni, Smith aveva un chiara visione di ciò che avrebbe dovuto essere “Wish”.

“Il suono l’avevo in testa fin dall’inizio. Abbiamo usato una gamma di suoni piuttosto limitata, come abbiamo fatto con Disintegration, ma siamo riusciti a creare canzoni molto diverse tra loro. Penso che Kiss Me sia stato fonte di maggiore ispirazione rispetto a Disintegration”. Riascoltando l’album nel 2022, Smith ha dichiarato: “C’è un lato dell’album che avevo un po’ dimenticato, una parte molto struggente che è piuttosto bella. Trust è una delle cose migliori che abbiamo mai fatto ed è suonata con grande sentimento, e To Wish Impossible Things è un altro pezzo meraviglioso e malinconico… in effetti potrebbe essere la mia canzone preferita del disco”.

Quando “Wish” è stato completato, Smith ha sentito di aver ottenuto tutto ciò che si era prefissato di fare, ma c’è stato un problema tecnico “In studio tutto suonava in modo eccellente, ma ero troppo impegnato a sistemare i nostri concerti imminenti per supervisionare adeguatamente il mastering. Era troppo tardi per fare qualcosa al riguardo; l’album era uscito e noi eravamo di nuovo in giro per il mondo. Tutto ciò mi ha davvero infastidito per molto tempo”. La nuova rimasterizzazione dell’album fatta all’inizio di quest’anno ha finalmente dato a Smith la possibilità di affrontare la questione. “Ci sono voluti 30 anni, ma finalmente il mio desiderio si è avverato”.