“Almeno dimmi che fa male”, il nuovo singolo dei La Colpa

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Il brano, che anticipa il disco in uscita il prossimo autunno, è registrato e mixato da Max Casacci dei Subsonica agli Andromeda Studio di Torino

almeno dimmi che fa maleUn viaggio interiore, riflessivo e autobiografico, che ripercorre attraverso i ricordi, protagonisti assoluti della narrazione, le tappe di una relazione ormai conclusa. “Almeno dimmi che fa male” (Amor Fati Dischi-Freecom, distr. Believe Music Italia) è il nuovo singolo dei La Colpa, disponibile da venerdì 26 marzo su tutte le piattaforme digitali.

Dopo “La vita sfugge”, che apriva le porte al nuovo percorso artistico della band, “Almeno dimmi che fa male” anticipa il disco in uscita il prossimo autunno.

Quando un rapporto finisce, con il trascorrere del tempo, la nostalgia, la rabbia e il dolore lasciano il posto all’amarezza e generano infinite domande che, in cerca di risposte, bussano alle porte del presente.

“’Almeno dimmi che fa male’ è uno dei pezzi a cui siamo più legati in assoluto – spiegano i La Colpa – In passato abbiamo trattato molte tematiche diverse, ma mai come oggi abbiamo avuto la necessità di dare voce alle nostre emozioni più nascoste, al nostro vissuto, alle nostre esperienze e alla nostra quotidianità. Riteniamo sia una canzone matura, introspettiva e personale, nel sound così come nel testo, che rispecchia in pieno quello che siamo oggi”.

I La Colpa ci hanno gentilmente concesso un’intervista.

“Almeno dimmi che fa male” è il vostro nuovo singolo, di che cosa si tratta?

È un po’ la nostra “Don’t look back in anger” facendo un paragone scomodo con una band immensa come gli Oasis. Al momento è uno dei pezzi più forti che abbiamo scritto. Mai come oggi abbiamo sentito l’esigenza di dare voce al nostro vissuto, alla nostra quotidianità. Il brano analizza le dinamiche della fine di un rapporto, scava a fondo e, come succede in questi casi, arriva a riflettere su quello che sarebbe potuto essere, cercando delle risposte alle domande che – inevitabilmente – bussano alla porta della vita come un ospite indesiderato.

Che cosa volete trasmettere a chi vi ascolta con questo brano?

Parlare di cosa si vuole trasmettere al giorno d’oggi è pericoloso, ma ci proviamo! A parte gli scherzi, sicuramente quello che vogliamo offrire a chi ci ascolta è un’immagine della nostra persona, più che di quella del musicista. Aprirci col nostro pubblico, rendendolo partecipe dei nostri sentimenti, ci fa sentire vicini. L’obiettivo è quello di svelare la nostra emotività, cosa che in passato abbiamo sempre fatto a piccole dosi.

Il singolo anticipa il disco in uscita il prossimo autunno, che cosa ci attende?

Sicuramente il pubblico dovrà aspettarsi un disco maturo, sia dal punto di vista testuale che musicale. Siamo cresciuti, quindi inevitabilmente ci sono molte più cose da raccontare. Musicalmente siamo stati prodotti da uno dei musicisti più in gamba della scena, Max Casacci. Sarà una bomba!

Come nasce il vostro progetto musicale?

È una domanda che nel tempo assume sempre più le sembianze di una foto in bianco e nero, purtroppo. Tralasciando la parte più emotiva, quando dei ragazzi con qualcosa da dire vivono la musica a 360 gradi e si trovano, nasce la magia, una band, un progetto. La Colpa è stato questo per noi e credo che abbia permesso a ciascuno di trovare il proprio spazio d’espressione, come in una grande famiglia.