Thomas Christian Koller, colori e forme in movimento che raccontano affascinanti storie (IE)

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opera di thomas christian koller

Abitualmente la scelta dell’Astrattismo si genera dall’urgenza impellente di manifestare un’emozione impossibile da trattenere, oppure dall’esigenza di comunicare attraverso un linguaggio denaturato dagli schemi della figurazione per raccontare solo l’essenza delle cose. L’artista protagonista di oggi invece sceglie questo stile pittorico per narrare storie.

L’approccio con la figurazione fa parte dell’anima dell’artista viennese Thomas Christian Koller praticamente da sempre, in virtù del suo amore per la fotografia che nasce fin da ragazzo, quando appena diciottenne comincia ad avere dimestichezza con le macchine analogiche senza però rimanervi troppo legato poiché il suo bisogno di essere al passo con i tempi e la sua innata curiosità mentale, lo hanno indotto ad approfondire successivamente la tecnica digitale per scoprire le novità e infinite possibilità che le nuove tecnologie rivelano e offrono. L’amore per il bello estetico lo ha guidato verso il nudo fotografico che gli ha permesso di far emergere, grazie alla sua forte sensibilità, l’interiorità, l’anima, che si nasconde dentro e dietro il corpo. Forse è proprio questa sua profonda capacità di introspezione a spingerlo a prediligere, nella pittura, non più la figurazione bensì l’Astrattismo, o per meglio dire, l’Espressionismo Astratto, che in lui modifica il suo senso iniziale e non è più manifestazione impulsiva di una sensazione bensì l’evocazione di un ricordo, meditato e arricchito dal momento vissuto dall’artista stesso. Impossibile non notare le similitudini. nel percorso e anche nell’immagine che ne esce, con il tedesco Gerard Richter, attualmente considerato uno degli artisti più influenti al mondo, nonché il maestro che probabilmente è stato la fonte di ispirazione di Koller; entrambi infatti vivono l’astrattismo come forma di narrazione di una realtà spesso inconsapevole ed entrambi prendono il senso della figurazione fotografica e la adattano a una non figurazione che in ogni caso diviene racconto di un fotogramma di memoria.

blue emotion
1 Blue emotion

La fluidità è la caratteristica che appare più evidente nei dipinti di Koller, quel senso di movimento capace di calamitare all’interno dell’opera lo sguardo dell’osservatore che cerca di intravedere in esso il senso profondo, quel legame con la descrizione regalata dal titolo, come quest’ultimo fosse a sua volta parte del dipinto, come se costituisse una pillola introduttiva a ciò che poi si svela con i colori.

la ricerca del santo graal
2 La ricerca del Santo Graal

L’opera La ricerca del Santo Graal è emblematica proprio del perpetuo movimento che si identifica appunto con la ricerca di qualcosa a cui tutti gli uomini anelano, l’immortalità, l’eterna felicità e l’incontrastata fortuna, chimere in realtà irraggiungibili ecco perché di quel simbolo, esso sì immortale, non avrà mai fine l’inseguimento; ideale dunque l’oggetto, quanto terreni sono i colori scelti da Koller, forse proprio per evidenziare quanto la debolezza del raggiungere ciò che è inafferrabile, sia una caratteristica umana.

Piramide di Giza del Dio Sole
3 Piramide di Giza del Dio Sole

L’opera La piramide di Giza del Dio Sole (Ra) al contrario, pur non avendo le connotazioni di fluidità, sembra seguire le linee degli edifici immortali costruiti dal grande popolo dell’antico Egitto, ammantate dalla luce forte, nitida e illuminante legata a uno delle sue maggiori divinità, il Re degli dei, il Dio supremo, simbolo di luce, calore e prosperità; ecco dunque che la mano dell’artista non può prescindere dalla leggenda, dall’accattivante fascino che da sempre gli dei esercitano sull’uomo, e tutto all’interno dell’opera racconta la positività, la protezione con cui la divinità avvolgeva benevolmente il suo popolo.

Prato verde
4 Prato verde

In Prato verde il racconto di Koller si fa più personale, più legato alla propria esperienza, a un luogo lontano nel tempo e nello spazio, di una vacanza in Austria durante la quale si perse letteralmente nell’area verde circostante la casa che lo ospitava, sente ancora la voce dell’anziana signora proprietaria di quel luogo sereno, e ripercorre con lo sguardo lo stesso vagare e fluire di pensieri che avevano accompagnato i suoi pomeriggi australiani.

Tutto a suo tempo
5 Tutto a suo tempo

Superba la capacità di Thomas Christian Koller di riuscire ad accelerare, ammorbidire, rallentare e rarefare le atmosfere delle sue opere, guardando le quali l’osservatore si sente coinvolto, o tranquillizzato, o travolto in base alle storie sussurrate dall’artista; in Tutto a suo tempo per esempio la sensazione è quella di un fermo immagine, un bisogno necessario per astrarsi dal quotidiano e prendersi lo spazio per meditare, per ascoltare un silenzio o semplicemente aspettare gli eventi.

relazione
6 Relazione

O ancora in Relazione, in cui le tonalità stesse sono vivaci, intense, per accompagnare la forza di un sentimento che non arretra, che non può fare a meno di esplodere e travolgere.

Nella sua carriera come pittore ha partecipato a molte collettive e premi artistici nel territorio italiano – Milano, Mantova, Roma – suscitando forte interesse tra gli addetti al settore ma anche del pubblico che ne ha apprezzato la capacità espressiva.

THOMAS CHRISTIAN KOLLER-CONTATTI
Email: foto-koller@gmx.at
Sito web: www.thomas-koller.com
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